Amarone Valpolicella, il Tribunale (ri)boccia le Famiglie Storiche: “Marchio nullo”

la corte d’appello di venezia conferma il giudizio espresso in primo grado. Il commento del Consorzio

VENEZIA – Con la sentenza numero 4333/2019, la Corte d’Appello di Venezia ha respinto l’appello de “Le Famiglie Storiche” – ex Famiglie dell’Amarone d’Arte, associazione oggi presieduta da Alberto Zenato – e ha confermato integralmente quanto stabilito dal giudizio di primo grado.

Nel merito, la Sezione del Tribunale specializzata in materia d’impresa, presieduta da Guido Santoro, ha confermato gli atti di concorrenza sleale, ha ribadito il divieto all’utilizzo del nome “Famiglie dell’Amarone d’Arte” e ha di fatto definito “nullo” il marchio e del cosiddetto “Manifesto dell’Amarone d’Arte“.

Resta poi confermato l’obbligo di rimozione dalle etichette del marchio ormai nullo e quello di pubblicazione della sentenza su 2 tra i principali quotidiani italiani, con spese a carico dei convenuti.

La Corte d’Appello di Venezia ha infine bocciato anche la valutazione sulla validità del marchio della compagine privata espressa dall’ufficio Euipo, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale.

Come parte appellata, assieme al Consorzio tutela vini Valpolicella erano le aziende Roccolo Grassi, Zymè, Cantina di Colognola ai Colli, Cantina sociale di Soave, Cantina vinicola Sartori, Corte Figaretto, Corte Rugolin.

Il Consiglio di amministrazione del Consorzio tutela vini Valpolicella, riunitosi nelle scorse ore, ha deciso all’unanimità di “dare corso integralmente a quanto disposto dalla sentenza”.

“L’auspicio del Consorzio – evidenzia la nota ufficiale diramata dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella – è che d’ora in poi vi sia una presa di coscienza dei singoli, tornando a discutere in modo corale e più sereno della crescita di una denominazione tra le più apprezzate al mondo”.

“Nel ritenere doveroso procedere in ragione dei princìpi e dei doveri statutari attribuiti dal ministero delle Politiche agricole Alimentari e Forestali – si legge ancora sul comunicato dell’organismo presieduto da Andrea Sartori – il Consorzio considera esemplare e destinato a fare giurisprudenza internazionale quanto accertato dalla sentenza in materia di difesa e tutela di patrimoni collettivi quali sono le denominazioni”.

CHI SONO LE FAMIGLIE STORICHE
L’Associazione “Le Famiglie storiche”, nata nel giugno del 2009 dall’unione di dieci storiche cantine della Valpolicella, vanta 13 soci. Si tratta di prestigiose aziende vitivinicole, consolidate a livello famigliare nella produzione di Amarone: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato.

“Le Famiglie – si apprende dalla presentazione ufficiale – fondano le proprie radici nei valori di storicità e artigianalità, espresse in ogni accezione e volte a far conoscere e preservare non solo i vini, ma anche una delle più strategiche zone di produzione vitivinicole italiane: la Valpolicella”. Non commenta la sentenza, per ora, il presidente dell’associazione delle famiglie storiche, Alberto Zenato.

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